I primi testi (1915-1917)
[Il saluto alla Mamadre]
[EL SALUDO A LA MAMADRE] Scritto per signora Trinidad in una cartolina dell'epoca, questi versi sono i più antichi di Neruda che si conoscono. Mancava meno di due settimane affinché Neftalí compiesse undici anni il 12.7.1915. La cartolina fu conservata da Laura Reyes Candia, che ebbe la felice tenacia di conservare carte ed oggetti del fratello nel cui talento credé sempre dall'infanzia. Facsimile del manoscritto in Nerudiana '95 (Sássari, Seminario di Studi Latinoamericani, 1996), p. 15. Probabilmente questi sono i versi che Neruda evocò in "Le vite del poeta, I, Il giovane provinciale", O Cruzeiro Internacional, Río de Janeiro (16.1.1962), testo dopo raccolto in CHV *, pp. 32-33:
Molte volte mi hanno domandato quando scrissi il mio primo poema, quando nacque in me la poesia. Tenterò di ricordarlo. Molto indietro nella mia infanzia ed avendo imparato appena a scrivere, sentii una volta un'intensa emozione e tracciai alcune parole semi-rimate, ma estranee a me, differenti dal linguaggio giornaliero. Le misi in chiaro su una carta, preso da un'ansietà profonda, da un sentimento fino ad allora sconosciuto, una specie di angoscia e di tristezza. Era un poema dedicato a mia madre, cioè, a quella che conobbi per tale, all'angelica matrigna la cui soave ombra protesse tutta la mia infanzia. Completamente incapace di giudicare la mia prima produzione, la portai ai miei genitori. Essi stavano nella sala da pranzo, sommersi in una di quelle conversazioni a voce bassa che dividono più che un fiume il mondo dei bambini e quello degli adulti. Gli allungai la carta con le linee, tremante ancora con la prima visita dell'ispirazione. Mio padre, distrattamente, lo prese nelle sue mani, distrattamente lo lesse, distrattamente me lo restituì, dicendomi:
- Da dove lo copiasti?
E continuò a conversare a voce bassa con mia madre dei suoi importanti e remoti temi.
Mi sembra ricordare che così nascesse il mio primo poema e che così ricevetti la prima dimostrazione distratta della critica letteraria.
Di un paesaggio di auree regioni io scelsi
per darle cara mamma
questa umile cartolina. Neftalí.
Cartolina manoscritta, datata in Temuco il 30.6.1915.
Entusiasmo e perseveranza
ENTUSIASMO Y PERSEVERANCIA. Su Orlando Masón ed il quotidiano La Mañana da lui fondato (Lì si pubblicarono i miei primi "versi") vedere in questo volume il testo "Infancia y poesía" del 1954.
Questi due sono i fattori che cooperano principalmente al sollevamento ed ingrandimento dei paesi.
Quante volte, vittime del poco entusiasmo e perseveranza cadono per terra idee ed opere di profitto che mettendosi in pratica apporterebbero beni in abbondanza ai paesi che li adottassero!
Altre volte si seguono con ardore! ma è qui che a poco a poco continua a decadere l'entusiasmo fino a che alla fine sparisce completamente, e solo ben assecondati possono risorgere.
Ci sono filosofi nel secolo presente che tentano solo di diffondere l'entusiasmo e la perseveranza ed i loro libri sono verità sincere ed eloquenti, che lette da tutti, specialmente dalle classi operaie, porterebbero grandi benefici all'umanità.
Tutto quello che si desidera, in bene di ogni paese deve perseguirsi con perseveranza ed entusiasmo, perché senza queste condizioni, è di ogni punto impossibile che si verifichino.
Ci sono esempi che mettono in rilievo la cosa suddetta, esempi che tutte le nazioni insegnano ai suoi figli affinché imparino la maniera di sapere onorare alla sua patria.
Esempi, come quello che ci dettero Colombo, Marconi e tanti altri, non devono gettarsi in un sacco rotto, perché essi guidano alla vita più rispettabile e senza essi è quasi impossibile vivere!
Firmato Neftalí Reyes, in La Mañana,
Temuco, 18.7.1917.