- 1974 - Il libro delle domande - Pablo Neruda - Popol Vuh - Insetti

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- 1974 - Il libro delle domande

LIBRO DELLE DOMANDE                   (1974)


I

Perché gli immensi aerei
non passeggiano coi loro figli?

Qual'è l'uccello giallo
che empie il nido di limoni?

Perché non insegnare a estrarre
miele dal sole agli elicotteri?

Dove lasciò la luna piena
il suo notturno sacco di farina?

II

Se son morto e non me n'accorsi
a chi chiederò l'ora?

Da dove prende tante foglie
la primavera in Francia?

Dove può vivere un cieco
che le api inseguono?

Se il giallo finisce
con che faremo il pane?

IlI

Dimmi, la rosa è nuda
o ha solo quel vestito?

Perché gli alberi nascondono
lo splendore delle radici?

Chi ascolta i rimorsi
dell'automobile assassina?

C'è qualcosa di più triste al mondo
d'un treno immobile nella pioggia?

IV

Quante chiese ha il cielo?

Perché lo squalo non assale
le impavide sirene?

Conversa il fumo con le nubi?

È vero che le speranze
si devon annaffiare di rugiada?

V

Che custodisci sotto la tua gobba?
disse un cammello a una tartaruga.

E la tartaruga domandò:
Di cosa parli con le arance?

Ha più foglie un pero di quanti
ha fogli «Cercando il Tempo Perduto?»

Perché si suicidano le foglie
quando si sentono gialle?

VI

Perché il cappello della notte
vola con tanti buchi?

Che dice la vecchia cenere
quando cammina insieme al fuoco?

Perché piangon tanto le nubi
e sono sempre più allegre?

Per chi ardono i pistilli
del sole in ombra d'eclisse?

Quante api ha il giorno?

VII

È pace la pace della colomba?
Il leopardo fa la guerra?

Perché insegna il professore
la geografia della morte?

Cosa accade alle rondini
che giungon tardi alla scuola?

È vero che distribuiscono lettere
trasparenti, per tutto il cielo?

VIII


Che cosa irrita i vulcani
che sputan fuoco, freddo e furia?

Perché Cristoforo Colombo
non potè scoprire la Spagna?

Quante domande ha un gatto?

Le lacrime che non si piangono
attendono in piccoli laghi?

O saranno fiumi invisibili
che corrono verso la tristezza?

IX

È questo il sole di ieri
o è altro il fuoco del suo fuoco?

Come ringraziare le nubi
per l'abbondanza fuggitiva?

Da dove viene il nuvolone
coi suoi neri sacchi di pianto?

Dove sono quei nomi
dolci come torte d'un tempo?

Dove son finite le Donalde,
le Clorinde, le Edvigi?

X

Cosa penseranno del mio cappello
tra cento anni, i polacchi?

Che diranno della mia poesia
quelli che non toccarono il mio sangue?

Come si misura la schiuma
che scivola giù dalla birra?

Che fa una mosca imprigionata
in un sonetto di Petrarca?

XI

Fino a quando, parlano gli altri
se già abbiamo parlato noi?

Che ne direbbe José Martí
del pedagogo Marinello?

Quanti anni ha Novembre?

Cosa continua a pagare l'Autunno
con tanti danari gialli?

Come si chiama quel cocktail
che mescola vodka con lampi?

XII

E a chi sorride il riso
con infiniti denti bianchi?

Perché nelle epoche oscure
si scrive con inchiostro invisibile?

Sa la bella di Caracas
quante gonne ha la rosa?

Perché mi pungono le pulci
e i sergenti letterari?

XIII

È vero che solo in Australia
ci son coccodrilli voluttuosi?

Come si ripartono il sole
nell'arancio le arance?

Veniva da una bocca amara
la dentatura del sale?

È vero che vola di notte
sulla mia patria un condor nero?

XIV

E che dissero i rubini
davanti al succo delle melagrane?

Ma perché il Giovedì non si convince
di andar dopo il Venerdì?

Chi gridò di gioia quando
nacque il colore azzurro?

Perché si rattrista la terra
quando appaiono le viole?

XV

Ma è vero che si prepara
l'insurrezione dei gilè?

Perché di nuovo la Primavera
presenta i suoi vestiti verdi?

Perché ride l'agricoltura
del pianto pallido del cielo?

Come ottenne la sua libertà
la bicicletta abbandonata?

XVI

Lavorano il sale e lo zucchero
a costruire una torre bianca?

È vero che nel formicaio
i sogni sono obbligatori?

Sai che meditazioni
rumina la terra d'autunno?

(Perché non dare una medaglia
alla prima foglia d'oro?)

XVII

Ti sei accorto che l'Autunno
è come una mucca gialla?

E che la bestia autunnale
è poi uno scheletro oscuro?

E come l'inverno accumula
tanti azzurri lineari?

E chi chiese alla Primavera
la sua monarchia trasparente?

XVIII

Come conobbe l'uva
la propaganda del grappolo?

E sai cos'è più difficile
tra fare il grano e sgranare?

È male vivere senza inferno:
non possiamo ricostruirlo?

E collocare il triste Nixon
col culo sopra il braciere?

Bruciandolo a fuoco lento
con napalm nordamericano?

XIX

Avete contato quanto oro ha
il territorio del mais?

Sai che la nebbia è verde
a mezzogiorno, in Patagonia?

Chi canta sul fondo dell'acqua
nella laguna abbandonata?

Di cosa ride l'anguria
quando la stanno assassinando?

XX

È vero che l'ambra contiene
le lacrime delle sirene?

Come si chiama un fiore
che vola d'uccello in uccello?

Non è meglio mai che tardi?

E perché il formaggio si dispose
a fare prodezze in Francia?

XXI

E quando si fondò la luce
questo accadde in Venezuela?

Dov'è il centro del mare?
Perché non van lì le onde?

È certo che quella meteora
fu una colomba d'ametista?

Posso chiedere al mio libro
se è vero che io lo scrissi?

XXII

Amore, amore, quello e quella
se più non sono, dove sono andati?

Ieri, ieri, dissi ai miei occhi,
quando torneremo a vederci?

E quando cambia il paesaggio
son le tue mani o i tuoi guanti?

Quando canta l'azzurro dell'acqua
come odora il rumore del cielo?

XXIII

Si converte in pesce volante
la farfalla se emigra?

Allora non era vero
che Dio viveva nella luna?

Di che colore è l'odore
del pianto azzurro delle viole?

Quante settimane ha un giorno
e quanti anni ha un mese?

XXIV

II 4 è 4 per tutti?
Tutti i sette sono uguali?

Quando il prigioniero pensa alla luce
è la stessa che illumina te?

Hai pensato di che colore
è l'Aprile degli ammalati?

Qual monarchia occidentale
s’imbandiera di papaveri?

XXV

Perché per attendere la neve
s'è svestito l’albero?

E come sapere chi è Dio
tra gli Dei di Calcutta?

Perché vanno così stracciati
tutti i bachi da seta?

Perché è sì dura la dolcezza
del cuore della ciliegia?

È perché deve morire
o perché deve continuare?

XXVI

Quel solenne Senatore
che mi attribuiva un castello

ha divorato ormai col nipote
la torta dell'assassinio?

Chi inganna la magnolia
con la sua fragranza di limoni?

Dove lascia il pugnale l'aquila
quando si corica su una nube?

XXVII

Son morti forse di vergogna
questi treni che si son smarriti?

Chi ha mai visto l'amarezza?

Dove si son piantati gli occhi
del compagno Paul Éluard?

C'è posto per delle spine?
domandarono al roseto.

XXVIII

Perché i vecchi non ricordano
i debiti né le scottature?

Era vero quell'aroma
della fanciulla sorpresa?

Perché i poveri non comprendono
appena cessano di esser poveri?

Dove trovare una campana
che suoni dentro i tuoi sogni?

XXIX

Che distanza in metri rotondi
c'è tra il sole e le arance?

Chi sveglia il sole quando dorme
dentro il suo letto bruciante?

Canta la terra come un grillo
tra la musica celeste?

Vero che è ampia la tristezza,
ed è sottile la malinconia?

XXX

Quando scrisse il suo libro azzurro
Rubén Darío non era verde?

Non era scarlatto Rimbaud,
Gógora color viola?

E Victor Hugo tricolore?
E io a strisce gialle?

Si riunivano tutti i ricordi
dei poveri dei villaggi?

E i ricchi han conservato i sogni
in una cassa minerale?

XXXI

A chi posso domandare
che venni a fare in questo mondo?

Perché mi muovo senza volere,
perché non posso stare immobile?

Perché rotolo senza ruote,
volo senz'ali né penne,

e perché pensai d'emigrare
se vivono in Cile le mie ossa?

XXXII

C'è nella vita qualcosa più sciocco
che chiamarsi Pablo Neruda?

C'è nel cielo di Colombia
un collezionista di nubi?

Perché si fan sempre a Londra
i congressi degli ombrelli?

Sangue color amaranto
aveva la regina di Saba?

Quando Baudelaire piangeva,
piangeva con lacrime nere?

XXXIII

Perché il sole è sì cattivo amico
del viandante nel deserto?

E perché il sole è così simpatico
nel giardino dell'ospedale?

Sono uccelli o sono pesci
in queste reti della luna?

Fu dove mi persero che potei
finalmente riicontrarmi?

XXXIV

Con le virtù che ho dimenticato
mi posso fare un abito nuovo?

Perché i fiumi migliori
andarono a scorrere in Francia?

perché in Bolivia non albeggia
dalla notte di Guevara?

E il suo cuore assassinato
ricerca lì i suoi assassini?

Ha prima gusto di lacrime
L’uva nera dell'esilio?

XXXV

Non sarà la nostra vita un tunnel
tra due vaghe chiarità?

O non sarà una chiarità
tra due triangoli oscuri?

O non sarà la vita un pesce
preparato per essere uccello?

La morte sarà di non essere
o di sostanze pericolose?

XXXVI

Non sarà la morte infine
una cucina interminabile?

Che faran le tue ossa disgregate,
cercheranno di nuovo la tua forma?

Si fonderà la tua distruzione
in altra voce e in altra luce?

Faranno parte i tuoi vermi
Di cani o di farfalle.

XXXVII

Dalle tue ceneri nasceranno
cecoslovacchi o tartarughe?

La tua bocca bacerà garofani
con altre labbra venture?

Ma tu sai da dove viene
la morte, dall'alto o dal basso?

Dai microbi o dai muri,
dalle guerre o dall'inverno?

XXXVIII

Non credi che la morte viva
dentro il sole d'una ciliegia?

Non può ucciderti anche
un bacio della primavera?

Credi che il lutto ti annunci
la bandiera del tuo destino?

E tu ritrovi nel teschio
la tua stirpe a osso condannata?

XXXIX

Non senti anche il pericolo
nella risata del mare?

Non vedi nella seta insanguinata
del papavero una minaccia?

Non vedi che fiorisce il melo
per morire nella mela?

Non piangi di risa circondato
con le bottiglie dell'oblio?

XL

A chi il còndor cencioso
dà conto del suo incarico?

Come si chiama la tristezza
di una pecora solitaria?

E che succede nella colombaia
se le colombe imparano il canto?

Se le mosche fabbrican miele
offenderanno le api?

XLI

Quanto dura un rinoceronte
dopo essere intenerito?

Che raccontan di nuovo le foglie
della recente primavera?

Le foglie d'inverno vivono
in segreto, con le radici?

Cosa apprese l'albero dalla terra
per conversare con il cielo?

XLII

Soffre di più chi sempre attende
di chi mai ha atteso nessuno?

Dove finisce l'arcobaleno,
nella tua anima o nell'orizzonte?

Forse una stella invisibile
sarà il cielo dei suicidi?

Dove sono le vigne di ferro
da cui cade la meteora?

XLIII

Chi era colei che ti amò
nel sonno, quando dormivi?

Dove vanno le cose del sogno?
Vanno nel sogno degli altri?

E il padre che vive nei sogni
torna a morire quando ti svegli?

Fioriscono le piante del sogno
e maturano i loro gravi frutti?

XLIV

Dov'è il bimbo che io fui,
è dentro di me o se n'è andato?

Sa che non l'ho mai amato
e che neppure lui mi amava?

Perché camminammo tanto tempo
crescendo per separarci?

Perché non morimmo entrambi
quando morì la mia infanzia?

E se l'anima mi cadde
perché continua lo scheletro?

XLIV

Il giallo dei boschi
è lo stesso dell'anno ieri?

E si ripete il volo nero
del tenace uccello marino?

E dove termina lo spazio
si chiama morte o infinito?

Cosa pesano più alla cintola,
i dolori oppure i ricordi?

XLVI

E come si chiama quel mese
che sta tra Dicembre e Gennaio?

Con qual diritto numerarono
i dodici acini del grappolo?

Perchè non ci han dato lunghi
mesi che durino tutto l'anno?

Non t'ingannò la primavera
con baci che non fiorirono?

XLVII

Odi in mezzo all’autunno
detonazioni gialle?

Per che ragione o stoltezza
piange la pioggia la sua gioia?

Che uccelli dettano l’ordine
dello stormo quando vola?

A che sospende il colibrì
la sua abbagliante simmetria?

XLVIII

I seni delle sirene
son tondeggianti conchiglie?

O sono onde petrificate
o gioco immobile della schiuma?

Non s’è incendiata la prateria
con le lucciole selvatiche?

I parrucchieri dell’autunno
han spettinato i crisantemi?

XLIX

Quando di nuovo vedo il mare
Il mare m'ha visto o non m’ha visto?

Perché mi chiedono le onde
la stessa cosa che io chiedo?

E perché battono la roccia
con sì perduto entusiasmo?

Non si stancano di ripetere
il loro amore alla sabbia?

L

Chi potè convincere il mare
di essere ragionevole?

A che gli serve demolire
ambra azzurra, granito verde?

E perché tante rughe
e tanti buchi nella roccia?

sono arrivato da dietro il mare
e dove vado quando mi incalza?

Perché mi son chiuso la strada
cadendo nella trappola del mare?

LI

Perché detesto le città
Con odore di donna e d'orina?

Non è la città il grande oceano
dei materassi che palpitano?

L'oceania dell'aria
non ha isole e palme?

Perché son tornato all'indifferenza
dell'oceano smisurato?

LII

Quanto misurava il polipo nero
che oscurò la pace del giorno?

Eran di ferro le sue ramificazioni
e di fuoco morto i suoi occhi?

E la balena tricolore
perché mi ostacolò nella strada?

LIII

Chi divorò davanti ai miei occhi
uno squalo pieno di pustole?

Aveva colpa lo squalo
o i pesci insanguinati?

È l'ordine o la battaglia
questo strazio successivo?

LIV

È vero che le rondini
vanno a stare nella luna?

Si porteran via la primavera
togliendola dai cornicioni?

S'allontaneranno nell'autunno
le rondini dalla luna?

Cercheran campioni di bismuto
a colpi di becco nel cielo?

E ai balconi torneranno
spolverate di cenere?

LV

Perché non mandano le talpe
e le tartarughe sulla luna?

Gli animali ingegneri
di cavità e di calette

non potrebbero incaricarsi
di queste lontane ispezioni?

LVI

Non credi che i dromedari
conservano luna nelle gobbe?

Non la seminano nei deserti
con persistenza clandestina?

e non sarà in prestito il mare
Per un breve tempo alla terra?

Non dovremo restituirlo
con le maree alla luna?

LVII

Non sarà bene proibire
i baci interplanetari?

Perché non analizzare le cose
prima di abilitare pianeti?

E perché non l'ornitorinco
col suo spaziale vestito?

Le ferrature non si fecero
per cavalli della luna?

LVIII

E cosa palpitava nella notte?
Pianeti o ferri di cavallo?

Devo scegliere questa mattina
tra il mare nudo e il cielo?

E perché il cielo è vestito
così presto con le sue nebbie?

Cosa m'attendeva a Isla Negra?
la verità verde o il decoro?

LIX

Perché non sono nato misterioso?
perché son cresciuto senza compagnia?

Chi mi fece sconquassare
le porte del mio stesso orgoglio?

E chi uscì a vivere per me
quando dormivo o m’ammalavo?

Qual bandiera si dispiegò
lì dove m’han dimenticato?

LX

E che importanza ho io
nel tribunale dell’oblio?

Qual è la rappresentazione
del risultato futuro?

È il seme cereale con
la sua moltitudine gialla?

Oppure è il cuore ossuto
il delegato della pesca?

LXI

La goccia viva del mercurio
corre al basso o verso sempre?

La mia poesia sventurata
guarderà con gli occhi miei?

Avrò il mio odore e i miei dolori
quando dormirò distrutto?

LXII

Cosa significa persistere
nella stradina della morte?

Nel deserto del sale
come si può fiorire?

Nel mare del non accade nulla
cè vestito per morire?

Quando se n'andarono le ossa
chi vive nella polvere finale?

LXIII

Come s'accorda con gli uccelli
la traduzione dei loro idiomi?

Come dico alla tartaruga
che la supero in lentezza?

Come chiedo alla pulce
le cifre del suo campionato?

E ai garofani che dico
ringraziandone la fragranza?

LXIV

LXIV

Perché la mia stinta biancheria
s'agita come una bandiera?

Sono un malvagio qualche volta
o tutte le volte son buono?

Forse si apprende la bontà
o la maschera della bontà?

Non è bianco il rosaio del malvagio
e non son neri i fiori del bene?

Chi dà i nomi ed i numeri
all’innocente innumerevole?

LXV

Brilla la goccia di metallo
come una sillaba nel mio canto?

E non si trascina una parola
a volte come un serpente?

Non ha crepitato nel tuo cuore
un nome come un'arancia?

Da qual fiume escono i pesci?
Dalla parola argenteria?

E non naufragano i velieri
per un eccesso di vocali?

LXVI

Gettan fumo, fuoco e vapore
Le o delle locomotive?

In che idioma cade la pioggia
sopra città dolorose?

Che dolci sillabe ripete
l’aria dell'alba marina?

C’è una stella più aperta
della parola papavero?

Esistono due canini più acuminati
Delle sillabe di sciacallo?

LXVII

Puoi amarmi, sillabaria,
e darmi un bacio sostantivo?

Un dizionario è un sepolcro
o è un favo di miele chiuso?

A che finestra son rimasto
a guardare il cielo sepolto?

O ciò che guardo da lontano
è ciò che ancor non ho vissuto?

LXVIII

Quando legge la farfalla
ciò ch'è scritto sulle sue ali?

Che lettere conosce l'ape
per sapere il suo itinerario?

E con che cifra va sottraendo
la formica i suoi soldati morti?

Come si chiamano i cicloni
quando non hanno movimento?

LXIX

Cadono pensieri d'amore
entro i vulcani spenti?

È un cratere una vendetta
o è un castigo della terra?

Con quali stelle continuano a parlare
i fiumi che non hanno foce?

LXX

Qual'è il lavoro forzato
di Hitler nell'inferno?

Dipinge pareti o cadaveri?
Annusa il gas dei suoi morti?

Gli dan da mangiare le ceneri
di tanti bimbi calcinati?

0 gli han dato dalla sua morte
da bere sangue in un imbuto?

O gli martellano in bocca
i denti d'oro strappati?

LXXI

O lo coricano per dormire
sui suoi fildiferro spinati?

O gli stan tatuando la pelle
per lampade dell'inferno?

O lo mordon senza compassione
i neri mastini del fuoco?

O deve notte e giorno viaggiare
coi suoi prigionieri senza tregua?

O deve morire senza morire
eternamente sotto il gas?

LXXI

Se tutti i fiumi sono dolci
da dove trae il sale il mare?

Come sanno le stagioni
che debbon cambiare camicia?

Perché così lente d'inverno
e così palpitanti dopo?

E come sanno le radici
che devono uscire alla luce?

E poi salutare l'aria
con tanti fiori e colori?

È sempre la stessa Primavera
quella che ripete la sua parte?

LXXIII

Chi lavora di più sulla terra
l'uomo o il sole cereale?

Tra l'abete e il papavero
chi la terra ama di più?

Tra le orchidee e il frumento
per chi è la preferenza?

Perché tanto lusso ad un fiore
e un oro sporco al frumento?

Entra l'Autunno legalmente
o è una stagione clandestina?

LXXIV

Perché rimane sui rami
finché le foglie cadono?

E dove restano appesi
i suoi calzoni gialli?

Vero che l'Autunno sembra attendere
che qualche cosa succeda?

Forse il tremito d'una foglia
o il transito dell'universo?

C’è una calamità sotto terra,
camita sorella dell'Autunno?

Quando si stabilisce sotto terra
la designazione della rosa?


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